• CHI SONO
  • BUCCINASCO, CHE COSA ABBIAMO FATTO
  • BUCCINASCO, VALORI IN COMUNE
  • GALLERY
  • CONTATTI
  • CHI SONO
  • BUCCINASCO, CHE COSA ABBIAMO FATTO
  • BUCCINASCO, VALORI IN COMUNE
  • GALLERY
  • CONTATTI
  • Home
  • POLITICA NAZIONALE
  • ECONOMIA POLITICA
  • IL MES SÌ, MA SOLO QUANDO LO DICO IO? LEGA E M5S GIOCANO CON LA SALUTE DEGLI ITALIANI

IL MES SÌ, MA SOLO QUANDO LO DICO IO? LEGA E M5S GIOCANO CON LA SALUTE DEGLI ITALIANI

29 giugno 2020 Scritto da redazione

di David Arboit

Premesso che solo un antieuropeismo ideologico può ostinarsi a rifiutare i 36 e rotti miliardi di euro che l’Italia potrebbe avere con il MES, è chiaro che ciò che va in scena in questi giorni è solo una rappresentazione teatrale che ha come titolo “Guardate chi comanda nel governo”. È chiaro che il MES si farà, ma quello che occorre rappresentare, far percepire al popolo italiano è chi ha la forza, chi detiene la golden share del governo, chi ha in pugno chi. Il gioco, quindi, non è nel merito, ma nella “comunicazione” nel voler far vedere a tutti chi comanda nel Governo e chi invece non conta niente. Si potrebbe giocare diversamente?

Nel merito del MES entra sul “Corriere della Sera” Federico Fubini dimostrando con grande chiarezza che il MES è utile all’Italia e che chi non lo vuole commette un errore madornale (clicca qui). Per chi vuole approfondire ecco una più importante riflessione del “Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani” della Università Cattolica di Milano (clicca qui).

Tra i membri dell’attuale governo è chiaro che non utilizzare il MES è un errore madornale. Lo hanno capito quasi tutti tranne alcuni che accecati dal sovranismo strizzano nostalgicamente l’occhio alla Lega: visto le recenti svolte, o forse meglio dire “inversioni ad U” della Unione Europea, questo sovranismo ormai è fuori dal tempo.

Nel Partito Democratico e più che mai chiaro che il MES si deve fare, ma per troppo tempo è mancata una iniziativa politica forte e non si è mai andati oltre la lamentazione e il mugugno (clicca qui). L’impressione era che non fosse chiaro che la posta in gioco, al di là del MES, è la rappresentazione del potere, del chi comanda nel governo e chi invece non conta niente.

Che fare?

Il tema MES deve essere all’ordine del giorno nel Paese e nel Parlamento da oggi. Occorre trovare la forza perché la questione sia messa in discussione subito nel Paese e in Parlamento. Chiaramente in questa direzione va l’iniziativa del Segretario nazionale del PD Nicola Zingaretti, che con un articolo a sua firma pubblicato oggi sul “Corriere della Sera” spiega con chiarezza e determinazione a che cosa serve il MES: la proposta è un ricco programma di riforma della sanità pubblica italiana (clicca qui).

Ma è chiaro che tatticismi e giochi di potere sono ancora presenti in una parte di quelli che sostengono il governo. Stefano Buffagni, 36 anni, M5S, viceministro allo Sviluppo economico, liquida la questione dei 36 miliardi da investire in una riforma radicale della sanità pubblica con una affermazione a dir poco sconcertante (clicca qui). È comunque vero che fregandosene della salute degli italiani qualcuno ha fatto del MES una bandiera: chi è? Di chi in particolare si sta parlando signor viceministro?

ECONOMIA POLITICA, POLITICA NAZIONALE
LA GUIDA DEL PARTITO DEMOCRATICO È UNA QUESTIONE POLITICA E CULTURALE, NON È UN PROBLEMA DI LEADER
LO HA CAPITO ANCHE GIUSEPPE CONTE: ALLE REGIONALI SENZA UN’ALLEANZA DI GOVERNO «SAREBBE UNA SCONFITTA PER TUTTI»

BUCCINASCO OPERA APERTA: PROGETTI PER LA CITTA’

  • AMBIENTE
  • CULTURA
  • ECONOMIA POLITICA
  • INTERVISTE
  • LAVORI PUBBLICI
  • MACCHINA COMUNALE
  • POLITICA INTERNAZIONALE
  • POLITICA LOCALE
  • POLITICA NAZIONALE
  • PROGETTI INTERCOMUNALI
  • SCUOLA
  • SICUREZZA
  • SPORT
  • TRASPORTI PUBBLICI

Articoli recenti

  • 1980, STRAGE DI BOLOGNA: ULTIMO ATTO DI UNA STRATEGIA POLITICO-MILITARE PER ORIENTARE L’EVOLUZIONE POLITICA DELL’ITALIA
  • RECOVERY FUND: PORTATA A CASA LA VITTORIA POLITICA FACCIAMO I CONTI
  • UNA STORICA BATTAGLIA PER L’UNIONE EUROPEA
  • I NANI DELL’EUROPA INTRALCIANO I GIGANTI? BERLINO E PARIGI, ROMA E MADRID COSTRUISCANO L’UNIONE CON CHI CI STA
  • LO HA CAPITO ANCHE GIUSEPPE CONTE: ALLE REGIONALI SENZA UN’ALLEANZA DI GOVERNO «SAREBBE UNA SCONFITTA PER TUTTI»

Gruppo Comunicazione PD Buccinasco  •  Powered by WordPress