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CHI SONO

In treno, un simpatico faccia a faccia per conoscere meglio chi è e che cosa veramente ha fatto David Arboit. (di Stefano Parmesani)

(Leggi la sintesi, Clicca QUI)

(di Stefano Parmesani) Laureato in filosofia, studi in fisica e teologia, editor nel settore della editoria scolastica, insomma un intellettualone, con la testa fra le nuvole, un po’ saccente, un po’ professorale, ideologico nel pensiero, rigido nei comportamenti, e soprattutto senso pratico pochissimo. Questa la descrizione di te che qualcuno potrebbe essere tentato di fare. È così? Chi è veramente David Arboit?

David: È una descrizione superficiale. Per me parla la mia storia. Nei 28 anni di matrimonio che metto insieme in questo 2017 ho tirato su tre figli e costruito una famiglia. Una scelta di vita che rivendico: è la scelta di essere padre, una scelta che ho fatto consapevolmente perché desideravo veramente farla. Educare tre ragazzi è faticoso. Di questi tempi non è un’impresa da poco.

Stefano: Mi pare sia un segno chiaro di generosità…

David: Probabilmente sì. Se in famiglia ci sei e ci stai c’è veramente tanto da fare. Dal punto di vista della logistica, come sai anche tu, si parla di pannolini da cambiare, il bagnetto, le pappe, notti insonni, trovare il tempo per giocare e leggere e raccontare delle storie, e poi fare il taxista (portali a scuola, portalo a basket, portala a danza, portala…). Dal punto di vista della educazione si tratta poi, per noi maschi, di avere il coraggio di prendersi la responsabilità della paternità, cioè di essere una guida autorevole e insieme discreta. In tutto questo c’è il sostegno della moglie, la donna che amo, ma anche la fatica di fare squadra con una persona con la quale la dialettica è sempre molto accesa. In sintesi io e mia moglie abbiamo costruito insieme una comunità familiare, e quando il giorno di Natale, come tradizione ogni anno, ci troviamo tutti insieme per il pranzo, mi rende felice vedere la famiglia che cresce con i miei tre nipoti del primo figlio e che crescerà ancora, spero, con gli altri due nostri figli. La famiglia è la pietra angolare su cui si costruisce la società civile e da cui nasce poi la buona politica. Ideologia? No principi e valori.

Stefano: Approfondiamo la questione dei valori. So che la tua storia ha avuto una evoluzione, si è giocata tra fedeltà a una tradizione e rinnovamento radicale. Che cosa puoi raccontare.

David: Anche sui valori c’è un fare, un fare che è un riflettere e studiare per crescere, c’è il lavoro del pensare. Sono nato e cresciuto in una famiglia di tradizione comunista, sia da parte di madre sia da parte di padre. Il mio primo voto l’ho dato nel giugno del 1976 al PCI. Da adulto ho sempre scelto di rimanere nel solco di questa esperienza politica (PDS e poi DS), ma anche di umanità (anche se con momenti di grande criticità) perché ho sempre pensato che fosse quella che poteva difendere con realismo i deboli garantendo qualche conquista concreta, e perché in Italia il partito di Berlinguer non aveva nulla a che fare con il totalitarismo russo.

Ma c’è stato anche un momento in cui sono stato “fulminato sulla via di Damasco”. In università ho incontrato una proposta cristiana, una comunità cristiana, un fatto cristiano che mi ha colpito perché era una proposta veramente vissuta di umanità nuova, capace di abbracciare e potenziare l’umano che c’era in me, e che poi mi ha accompagnato verso la fede. A 28 anni, da adulto, direi in scienza e coscienza, sono passato dall’ateismo al cristianesimo.

Oggi sono e resto nel PD perché credo che abbia le radici nel pensiero, nel progetto politico e nell’esempio di Enrico Berlinguer e Aldo Moro. La loro lungimiranza è stata stroncata con la violenza. La morte di Aldo Moro è una cesura epocale per l’Italia. Ha lasciato spazio un progetto politico differente, un progetto che ha poi trionfato negli anni Ottanta. Un danno enorme per il Paese. Ci ha portati dritto verso tangentopoli, ma anche oltre.

Stefano: È sul lavoro che cosa hai fatto?

David: Ho iniziato trent’anni fa a lavorare nella editoria scolastica. Faccio libri di testo, i libri di testo su cui i nostri figli studiano. Mi occupo di materie umanistiche e scienze sociali (letteratura, filosofia, storia, geografia, economia e diritto). Ho lavorato come dipendente per 10 anni e poi con 5 soci ho costruito una piccola azienda che ha come clienti le più importanti case editrici milanesi. Nel 2017 l’azienda compie 20 anni di vita. Siamo operai della cultura, inseriti nel sistema della produzione industriale della editoria scolastica. È un mondo che segue le ferree leggi della produzione industriale il che significa, per esempio, garantire tempi di consegna del lavoro assolutamente inderogabili. I genitori che acquistano i libri per i loro ragazzi non possono rendersi conto della quantità di lavoro che contengono e della programmazione necessaria per portare a termine queste opere. Non possono rendersi conto dei ritmi di lavoro che noi “operai della cultura” siamo costretti a rispettare. Il concetto di giornata di lavoro di 8 ore o di settimana lavorativa, come in molti altri settori, non esiste più. La perfezione nel lavoro è quello che i nostri clienti ci chiedono e noi cerchiamo di ottenerla soprattutto perché pensiamo che ai ragazzi, “l’utilizzatore finale”, abbiamo il dovere di darla. Anche qui per cavare il ragno dal buco, per riuscire a stare sul mercato, occorre saper fare squadra.

Stefano: Poi l’avventura della politica. Che cosa hai fatto?

David: Sì, prima però, a partire dal 1996, l’impegno nel circolo ACLI “Il Sogno”, con il quale ho fatto un percorso direi “prepolitico” che mi ha consentito di capire meglio come il mondo dell’associazionismo sia il fondamento, la base, la linfa vitale per la buona politica.

Nella primavera del 2007 ho risposto alla chiamata del Centrosinistra per le elezioni amministrative e poi a ottobre, sempre del 2007, ho fondato, insieme a qualche milione di italiani, il Partito Democratico. Nel 2008 sono stato eletto Segretario del PD di Buccinasco.

Stefano: Che cosa vale la pena di raccontare di quello che hai fatto durante l’esperienza di Segretario del PD di Buccinasco.

David: C’è tanto da raccontare, si potrebbe scrivere un libro, ma per farla breve direi che ho lavorato per costruire una comunità coesa, intelligente e attiva.

Coesa cercando di salvaguardare i rapporti virtuosi tra le persone e contenere le spinte distruttive che sono prodotte da eccessiva competitività e inimicizie, antipatie e rancori personali. Insomma contenere i personalismi di ogni genere è la via maestra per costruire la squadra. Senza squadra non si fa niente. Su questo penso di avere ottenuto buoni risultati.

Intelligente perché ho sollecitato continuamente momenti di formazione proponendo letture e discussioni su temi di politica soprattutto locale, ma anche nazionale e internazionale. Nell’età della globalizzazione senza una capacità di sguardo sul mondo si è miopi. Su questo penso di avere ottenuto risultati discreti.

Attiva nella politica locale e, per quanto possibile in quella nazionale, perché ho cercato di costruire una presenza reale, concreta, fisica, sul territorio con iniziative di incontro con la città. E anche curando la comunicazione sul web. Su questo penso di avere ottenuto risultati appena sufficienti soprattutto perché siamo tutti gente che lavora e che ha famiglia e quindi dedica al lavoro politico un po’ di tempo solo quando può.

Stefano: Infine la vittoria alle amministrative del 2012, e quindi la storia di questi 5 anni di amministrazione. Che cosa hai fatto?

David: Assieme all’Assessore al Bilancio Ottavio Baldassarre e ai consiglieri Campese, Sturdà, Pansini, Carbonera, Mercuri e ovviamente a te Stefano (Parmesani) il PD è stato l’asse portante dell’Amministrazione Maiorano e si è sobbarcato la maggior parte del lavoro amministrativo. Io penso di essere stato il principale compagno di strada e sostegno per il Sindaco Maiorano. Ho lavorato con Ottavio nella Giunta anche a iniziative amministrative che non erano strettamente di competenza del mio Assessorato e in cui Gianni mi ha e ci ha coinvolto. Abbiamo istaurato un dialogo virtuoso con il personale del Comune, cosa che è importantissima, essenziale per ogni successo che abbiamo ottenuto. Abbiamo trovato insieme soluzioni concrete che altri non riuscivano a trovare.

Stefano: Si, va bene, la squadra del PD, ma tu, proprio tu, nel tuo assessorato che cosa hai fatto?

David: A) Delega alla cultura e tempo libero

  1. Ho instaurato un rapporto virtuoso con il mondo dell’associazionismo. Ho stimolato la produzione culturale delle associazioni in una ottica di sussidiarietà orizzontale. Tutti coloro che a Buccinasco producono iniziative culturali sono stati sostenuti. È stato un grosso lavoro di conoscenza delle associazioni e di interpretazioni delle loro esigenze. Questo perché chi fa cultura a Buccinasco, chi spende del tempo per dedicarsi alla cultura deve trovare appoggio nella Amministrazione perché e necessario fare un passaggio fondamentale: da consumatori passivi di cultura a produttori di cultura, a protagonisti della produzione culturale. L’opuscolo “Intrecci culturali” riassume le molte iniziative della programmazione culturale annuale, anche se non mostra la grande quantità di lavoro che l’Assessore e l’ufficio cultura erogano per organizzarle.
  2. Ho rivoltato come un guanto la Biblioteca comunale ristrutturando gli spazi e esternalizzando la gestione. Coordinando gli interventi anche del settore Lavori Pubblici, ho progettato la ristrutturazione degli spazi funzionali della biblioteca. I risultati sono evidenti. Con la nuova gestione esternalizzata la qualità del servizio è aumentata in modo straordinario, la biblioteca sta diventando ogni giorno di più un centro di iniziativa culturale, e molto altro ho in mente di fare per potenziare questo servizio per i cittadini e per le scuole.
  3. Ho sostenuto l’attività della Banda del comune di Buccinasco concordando un finanziamento certo e una programmazione annuale delle esibizioni.
  4. Ho sostenuto l’attività della Scuola di Musica Comunale Alda Merini, che in questi anni è cresciuta per numero di iscritti e per capacità competenza nell’offrire ai cittadini la possibilità di essere protagonisti di una attività culturale.
  5. Tre eventi complessi sono ormai diventati un appuntamento fisso per Buccinasco e rappresentano uno sforzo organizzativo e una mole di lavoro eccezionale per gli uffici insieme all’Assessore.
    1. La ricchissima iniziativa Buccinasco contro le mafie, cresciuta anno dopo anno. Per realizzarla faccio squadra con la Presidente del Consiglio Rosa Palone che ne tira le fila.
    2. Cresce ogni anno per ricchezza dell’offerta e anche per numero si spettatori la Festa europea della musica.
    3. Ogni anno abbiamo sviluppato il Progetto associativo (vedi l’opuscolo stampato dal Comune) nella quale le associazioni sono invitate a fare rete su una tematica sociale: Disagio sociale, Nutrire Buccinasco, Ben accompagnati, sono i titoli delle iniziative proposte negli anni passati.

B) Delega alla scuola

  1. Ho instaurato un rapporto virtuoso con i due istituti scolastici. Ricchissima, se non eccezionale, è l’offerta per progetti formativi che fa il Comune, che vengono proposti e discussi con i dirigenti scolastici.
  2. In collaborazione con la Biblioteca ho realizzato il Progetto lettura, con il quale il Comune acquista e regala a ogni studente un libro su cui gli insegnanti fanno un lavoro specifico.
  3. Ho costituito e gestito il Coordinamento mensa, un tavolo di lavoro a cui partecipano, assieme all’Assessore, i rappresentati dei genitori della Commissione mensa, del Comune, dei Consigli di istituto e dell’azienda che gestisce la mensa, nel quale si è lavorato con buoni risultati per migliorare il servizio.
  4. Ho affiancato alla Commissione mensa un professionista alimentarista per avere competenze certe sulla qualità del cibo.
  5. Con le scuole concordo la parte più onerosa della iniziativa Buccinasco contro le mafie offrendo percorsi educativi su legalità e rispetto delle regole che vanno dalle materne alle scuole medie.
  6. Nel nuovo appalto per la gestione dei nidi comunali ho cercato di salvaguardare l’esperienza del progetto educativo di Buccinasco, basato sul metodo di Eleanor Goldschmied, finanziando un progetto che prevede un costante monitoraggio dei nidi e percorsi di formazione per le educatrici.
  7. Ho lavorato per garantire un reale esercizio della libertà di educazione preparando e discutendo con i rappresentati della Scuola materna Don Bianchi la convenzione triennale grazie alla quale il Comune di Buccinasco si posiziona al secondo posto il Lombardia dopo Brescia, e probabilmente anche in Italia, per sostegno finanziario alla scuola paritaria.
  8. Ho lavorato per garantire un reale esercizio della libertà di educazione gestendo la complicatissima vicenda legale e finanziaria della Scuola paritaria “Nuova Terra”. Un lavoro oscuro, poco comunicabile, ma che è stato fondamentale per garantire la continuità di questa esperienza educativa.
  9. Ho garantito la massima collaborazione della struttura comunale all’Istituto scolastico Levi Montalcini per la realizzazione dell’annuale torneo di calcio e volley Team Cup.
  10. Ho garantito la massima collaborazione della struttura comunale all’Istituto scolastico Aldo Moro per la realizzazione della annuale manifestazione sportiva di running Passo dopo passo.

C) Delega allo sport

  • Ho favorito per quanto possibile e di competenza del Comune due iniziative sportive di rilevanza nazionale:
    1. La gara nazionale di ciclismo paralimpico “Memorial Formenti” organizzata dalla associazione Enjoy Bike;
    2. La gara podistica Mezza di Buccinasco, una mezza maratona, organizzata dalla associazione Verde Pisello, e inserita dal 2016 nel calendario nazionale FIDAL.
  • Favorendo l’incontro tra istituti scolastici di Buccinasco e associazioni sportive di Buccinasco ho finanziato ogni anno il progetto Promozione sportiva, grazie al quale le associazioni sportive di Buccinasco erogano nelle scuole delle ore di insegnamento introduttive alla della disciplina in cui sono specializzate. Un investimento per garantire la diffusione tra i ragazzi delle discipline sportive e una crescita delle Società sportive di Buccinasco.
  • Modesti i risultati, in coordinamento con l’Assessorato ai lavori pubblici, per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi.

Stefano: a questo punto, e guardando al futuro che cosa vedi?

David: vedo per i cittadini di Buccinasco la possibilità di confermare il Centrosinistra al governo della città perché nonostante i nostri limiti e le difficoltà della situazione abbiamo amministrato bene. Siamo stati certamente, checché ne dicano altri, la miglior Giunta possibile.

 

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